LA VOIX HUMAINE
Teatro Olimpico
spettacolo in lingua francese con sopratitoliin italiano
LA VOIX HUMAINE
di Jean Cocteau
con Sophie Duez
multivisioneFrancesco Lopergolo
regia di Giancarlo Marinelli
produzione TeatroNazionale della Toscana “Porta d’Europa” – Teatro della Pergola di Firenze,Nuovo Teatro Parioli di Roma, Teatro Ghione di Roma
PRIMA NAZIONALE
Recitato in lingua originale, quindi in francese, con isopratitoli in italiano, è una sorta di opera in prosa sul famosissimo monologodell’abbandono, tutto al telefono, di una donna che parla per l’ultima voltacon il suo amore perduto. Protagonisti la disperazione assoluta, e tutto il dipanarsidelle sue sfumature con lei, un personaggio senza nome, nella sua camera daletto, ed un cane che assume via via le sembianze di un lupo; lei che parla,soffre, scava le trame del suo dolore quasi guardandosi allo specchio, in unamessa in scena che parte da quella solitudine per moltiplicarla all’infinito eper giungere ad una ricchezza estetica di elementi teatrali, in una fusione didiscipline e modalità espressive che mira ad un risultato unico e irripetibile.“L’eroina di Cocteau diventa qui una creatura del tutto straordinaria: Marilynche subisce l’abbandono di Kennedy, Afrodite lasciata da Zeus; il testo e lasua musica in presa diretta, (filo diretto si dovrebbe dire pensando altelefono), scavalcano la quarta parete.
I possessori di voucher abbonamento evoucher biglietti possono procedere alla conversione nei biglietti desideratiunicamente tramite la biglietteria del Teatro.
Quando e Dove
Info
- Jean Cocteau
- Sophie Duez
- LA VOIX HUMAINE
22, 23, 24 settembre ore 21
Teatro Olimpico
ASSASSINIO NELLA CATTEDRALE
di Thomas Stearns Eliot
con Moni Ovadia e Marianella Bargilli
regia di Guglielmo Ferro
produzione Teatro ABCProduzioni
in collaborazione con Teatro Quirino di Roma
PRIMA NAZIONALE
In "Assassinio nella cattedrale"si racconta l'uccisione di Thomas Beckett, arcivescovo di Canterbury, per manodi quattro cavalieri inviati dal re Enrico II. Il teatro del delitto è lacattedrale, ma il vero dramma che l'autore, Thomas Stearns Eliot, racconta èquello che si svolge nella coscienza di Beckett, impegnato a difendere i propriconvincimenti di fronte a un mondo che gli impone la rinuncia di tutto ciò incui crede.
Il dramma è del 1935, ma venne costruito come una tragedia classica, unacontrapposizione esemplare tra potere temporale e potere spirituale, conl’accettazione del martirio da parte dell’Arcivescovo a rappresentare una dellepagine più alte della letteratura tragica di tutti i tempi. A Moni Ovadia,grandissimo interprete della tradizione ebraica e massimo rappresentante dellacultura yiddish in Italia, attore, scrittore, regista, musicista, è affidato ilcanto desolato dell’eroe inglese “invaso” dalla fede cristiana, il lamentoassoluto di un uomo indeciso tra abnegazione e incarnazione del Cristo, trasmania di potere e fede assoluta in Dio.
25 settembre ore 18
2 ottobre ore 18
Teatro Olimpico
La Tragedia Innocente
ROMEO E GIULIETTA
da William Shakespeare
testo e regia Giovanna Cordova
coreografia Silvia Bennet
con i giovani attori di Tema Cultura Academy
produzione TemaCultura
PRIMA NAZIONALE
29, 30 settembre ore 21
1 ottobre ore 21
TeatroOlimpico
PROMETEO
ispirato alla tragedia di Eschilo
drammaturgia di Gabriele Vacis e PEM
con le attrici e gli attori di Potenziali Evocati Multimediali
regia di Gabriele Vacis
produzioneCiclo di Spettacoli Classici conCMC/Nidodiragno, PEM Impresa Sociale
PRIMA NAZIONALE
La tragedia diEschilo coglie il momento del conflitto tra Zeus e Prometeo. Il figlio deltitano ha protetto gli uomini, la sua creazione, dal dio capriccioso a cui gliuomini già non piacevano più: era geloso perché assomigliavano troppo agli dei.E come li protegge Prometeo? Donando loro il fuoco, cioè la tecnologia, lascienza. Quando Zeus scopre che il suo amico gli ha rubato il fuoco per donarloagli uomini si sente tradito e punisce Prometeo nel peggiore dei modi: lospedisce ai confini del mondo, che per i greci era il Caucaso, e lo faincatenare ad una rupe dove tutte le mattine un’aquila verrà a divorargli ilfegato che ogni notte gli ricresce.
Prometeo è sempre stato il simbolo della ribellione, un personaggio amatodai giovani perché, come loro, non riesce a contenere i suoi sentimenti e laforza dei recinti stabiliti dalle convenzioni, un eroe che fa della sfidaall’autorità costituita la sua condizione vitale. Ma è anche l’archetipo dellaconoscenza tecnologica e scientifica, liberata dalle catene della superstizionee dell’ignoranza. Così i giovani attori diplomati alla Scuola del TeatroStabile di Torino, il gruppo PEM Potenziali Evocati Multimediali - al lorodebutto nazionale sulla scena scamozziana - affrontano questo progetto con leparole di Eschilo, parole che attraversano i loro corpi senza mai rinunciareall’azione fisica, per arrivare alla danza e al suono che diventa canto. Cantodel coro, come nella tradizione delle tragedie classiche, in cui i personaggiemergono dal coro senza mai separarsene.
4, 6, 8ottobre ore 21
5, 7, 9 ottobre ore 19 e 21
Museo Naturalistico e Archeologico di Santa Corona
Sezione Off
FILOTTETE DIMENTICATO
da Sofocle
parole di Fabrizio Sinisi
con Daniele Nuccetelli
progetto e regia di Gianpiero Alighiero Borgia
produzione Teatro dei Borgia
L’intenso lavoro è costruito sul tabù della malattia, granderimosso dalla prospettiva del mondo occidentale; e Filottete è il rimosso pereccellenza, l’espulso, il corpo dello scandalo. Il tema affrontato è quellodell’abbandono a causa di una malattia irreversibile come la demenza, eracconta lo strazio, la sopravvenuta inutilità sociale e la messa al bando dalmondo dei “normali”. Il teatro della tragedia non è la vicenda, la trama, mal’esistenza stessa del personaggio: abbandonato, confinato nel recinto dellasua malattia, Filottete non risponde più alle regole comprensibili della vitacivile. E qui nasce la tragedia, piccola, domestica, familiare, in cui glispettatori, come di consueto nelle drammaturgie della compagnia pugliese,partecipano alla vita del personaggio, coinvolti in un percorso esperienzialedi rivivificazione del mito per condividere, in presa diretta, tutta la potenzadel dramma.
6 ottobreore 19 e 20
partenza daBasilica Palladiana
eproseguimento a Palazzo Thiene e Giardino del Teatro Olimpico
Sezione Off
MILK WOOD
tratto da Under MilkWood di Dylan Thomas
con Jane Alexander, Emilio Solfrizzi, Giorgio Marchesi
PRIMA NAZIONALE
progettoCiclo di Spettacoli Classici in collaborazione con Arteven Circuito Regionale Multidisciplinare
Un progetto speciale completamente inedito, un readingteatrale e poetico per celebrare l’Olimpico che si apre ad altri mondi, unfesteggiamento gioioso progettato per i siti patrimonio dell’Unesco nel Venetoche andrà in scena in luoghi simbolo della Città, partendo dalla BasilicaPalladiana, proseguendo per Palazzo Thiene e il Giardino del Teatro Olimpico,con una recita alle 19.00 e poi alle 20.00. Gli attori Jane Alexander, GiorgioMarchesi ed Emilio Solfrizzi - ciascuno nel suo “bosco” - interpreteranno iversi di Dylan Thomas, artista romantico e assoluto, precursore della BeatGeneration, con l’idea di trasformare la Città e il paesaggio naturale in ungrande teatro a cielo aperto. “Per fare questo, però, servono un testo e,insieme, un topos capaci di accoglierlo, di esserne, più che la cornice, illuogo, il palcoscenico ‘ideale’ per il suo inscenarsi. Non una maratonateatrale fine a se stessa; ma tramutare, nell’arco delle ore, il postoprescelto nell’esclusiva e unica dimora teatrale di un racconto che solo lì puòessere narrato e solo in quel momento”.
7, 8, 9 ottobre ore 21
Teatro Olimpico
HISTOIRE DU SOLDAT
musica Igor Stravinskij
con Beatrice Venezi, Drusilla Foer, Andrè De LaRoche
multivisione Francesco Lopergolo
regia Giancarlo Marinelli
progetto Ciclo di Spettacoli Classici
coproduzione Savà Produzioni Creative